Respingimento alla Frontiera

Il respingimento alla frontiera è un provvedimento con cui le autorità italiane impediscono l’ingresso di uno straniero nel territorio nazionale. Può avvenire per mancanza di visto, documenti irregolari o motivi di sicurezza. In alcuni casi è possibile presentare ricorso o chiedere asilo.

Avvocato Valeria Beggin

6/8/20252 min leggere

Respingimento alla frontiera: cosa fare se ti viene negato l’ingresso in Italia

Essere fermati alla frontiera e vedersi negare l’ingresso in Italia o nell’area Schengen è un’esperienza destabilizzante e spesso vissuta in solitudine. Ma è importante sapere che esistono diritti da far valere e strumenti legali per reagire.

Lo Studio Legale Beggin assiste cittadini stranieri che si trovano in questa situazione, offrendo un supporto immediato anche in fase di urgenza.

Cos’è il respingimento alla frontiera?

Il respingimento è un provvedimento amministrativo adottato dalla Polizia di Frontiera che impedisce l'ingresso di uno straniero nel territorio italiano (o Schengen), generalmente all’arrivo in aeroporto, porto o valico di terra.

Può avvenire anche quando:

  • si è sprovvisti di visto valido o documenti di viaggio idonei;

  • si supera il periodo di soggiorno consentito;

  • si costituisce un pericolo per l’ordine pubblico o la sicurezza;

  • si ritiene che non vi siano i mezzi di sostentamento sufficienti;

  • vi siano segnalazioni nel sistema informativo Schengen (SIS).

Cosa succede dopo il respingimento?

Chi viene respinto viene:

  • trattenuto nell’area transiti dell’aeroporto o nei locali della frontiera;

  • rimpatriato nel Paese di provenienza con il primo volo disponibile;

  • privato temporaneamente del passaporto e dei dispositivi elettronici;

  • non ammesso a consultare liberamente un legale, salvo insistenza o richiesta chiara.

Hai dei diritti: ecco cosa puoi fare

1. Richiedere copia del provvedimento

Hai diritto a ricevere un atto scritto, con l’indicazione chiara dei motivi del respingimento. Questo documento è essenziale per ogni eventuale ricorso legale.

2. Contattare un avvocato immediatamente

È fondamentale rivolgersi subito a un avvocato esperto in diritto dell’immigrazione. Lo Studio Legale Beggin è reperibile anche nei giorni festivi per urgenze legate ai respingimenti.

3. Valutare il ricorso

Il respingimento può essere impugnato entro 30 giorni davanti al Tribunale ordinario – Sezione Immigrazione. Questo è possibile soprattutto nei seguenti casi:

  • si è coniuge o familiare di cittadino italiano o UE;

  • si è minori non accompagnati o persone vulnerabili;

  • si viaggia per motivi di salute, studio, lavoro o ricongiungimento familiare con documentazione idonea;

  • si teme per la propria incolumità nel Paese di origine (possibilità di richiedere protezione internazionale anche in aeroporto).

4. Richiedere asilo

Chi teme torture, persecuzioni o gravi pericoli in caso di ritorno nel Paese di origine può chiedere protezione internazionale direttamente alla frontiera. La legge vieta il respingimento di chi presenta una richiesta di asilo credibile.

5. Contattare l’ambasciata o un familiare

È utile informare il consolato del proprio Paese o una persona di fiducia per ricevere assistenza, supporto linguistico e garanzie legali.

Come possiamo aiutarti

Noi dello Studio Legale Beggin, con sede a Verona, siamo specializzati in diritto dell’immigrazione e ricorsi contro respingimenti illegittimi. Offriamo:

  • assistenza immediata anche in aeroporti o zone di frontiera;

  • redazione e deposito urgente di ricorsi al Tribunale;

  • consulenza in diverse lingue;

  • supporto a familiari e datori di lavoro per inviti e garanzie.

📞 Contattaci subito se:

  • Sei stato respinto alla frontiera;

  • Un tuo familiare è stato bloccato in aeroporto;

  • Hai ricevuto un provvedimento di respingimento scritto o verbale;

  • Hai bisogno di presentare una domanda urgente di asilo.

Studio Legale Beggin – Verona

Difendiamo i tuoi diritti fin dal primo momento. Non aspettare.